Produzione ed export Made in Italy

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Sono circa 24.000 le aziende produttrici di piante ornamentali censite dall’Istat (15.000 delle quali coltivano fiori e piante in vaso e 8.000 sono vivai), concentrate soprattutto in 4 regioni: Liguria, che ha il primato delle aziende che coltivano fiori in piena aria; Toscana e Lombardia, dove sono presenti le principali attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali; Campania, dove le aziende sono specializzate soprattutto nella coltivazione di fiori in coltura protetta.

In base ai dati ministeriali, tra le regioni del Belpaese che hanno il maggior valore produttivo nel settore, spiccano per il vivaismo Toscana, Lombardia e Sicilia, rispettivamente ai primi tre posti della classifica.Per il mercato di piante e fiori, medaglia d’oro alla Liguria, seguita da Sicilia e Campania.

Si tratta di un dato che avevamo anticipato a gennaio 2021, lanciando l’allarme per le conseguenze del rinvio della fiera e delle chiusure pandemiche: lo stop delle attività di distribuzione e vendita del prodotto orto-florovivaistico, la distruzione di quote importanti delle produzioni deperibili – circa il 60% dei fiori recisi, ad esempio -, le restrizioni a eventi e cerimonie – nel 2019 il giro d’affari delle cerimonie nuziali nel mondo registrava 300 miliardi di USD.

Tuttavia, il mercato ha dato importanti segnali di recupero lungo l’arco dell’anno, sino a contenere al massimo le perdite e mantenere l’export ai livelli record dell’anno precedente”.

L’Italia conferma il ruolo di esportatore netto del prodotto orto-florovivaistico.

I 28 Paesi dell’UE sono il principale mercato di sbocco dei prodotti italiani (84%). Quasi il 60% dell’export italiano è venduto in Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito.

Paesi Bassi, Germania, Francia, Spagna e Polonia sono invece i principali mercati di approvvigionamento (import) per l’Italia.