“Bene l’export, sostanziale tenuta della produzione. Ottime proiezioni per il 2021, ombra costi sul 2022”. Il crollo produttivo nel primo semestre 2020 dovuto alle chiusure è stato quasi interamente compensato dal recupero nella seconda parte dell’anno. Di grande rilievo il risultato dell’export, che ha mantenuto il livello del record storico del 2019 (903 milioni di euro).
I numeri: produzione florovivaistica a prezzi base in Italia – 2020
Euro (mio) 2020 |
Euro (mio) 2019 |
Euro (mio) 2018 |
Euro (mio) 2017 |
var. % 2020/19 |
|
fiori e piante ornamentali |
1230,71 |
1269,396 |
1165,629 |
1162,555 |
-3 |
vivai |
1417,65 |
1445,071 |
1398,835 |
1375,606 |
-1,9 |
canne e vimini |
2,020 |
2,093 |
2,150 |
2,260 |
-3,5 |
totale aggregato |
2650,383 |
2.716,560 |
2.556,614 |
2.540,421 |
-2,4 |
Fonti: elaborazioni Myplant su dati MIPAAF, Istituto CREA e ISTAT
Nel 2020 il valore della produzione florovivaistica italiana si è assestato a 2,65 miliardi di euro (pari al 4,8% della produzione a prezzi di base dell’agricoltura italiana), registrando una contrazione aggregata del 2,4% (un calo di circa 66 milioni sul 2019): fiori e piante ornamentali hanno subito una riduzione del 3%, mentre i vivai dell’1,9%.
Ottimismo per il 2021, ombre sul 2022
“Il florovivaismo è uno dei più colpiti dalla pandemia, ma è anche una filiera che ha dimostrato grandi capacità di ripresa – anticipa Myplant – facendo registrare un aumento record del 33% delle esportazioni di piante Made in Italy nel primo trimestre del 2021. Un trend che l’Istat sembra confermare – in attesa dei dati ufficiali – per tutto l’anno.
A minacciare la ripresa del settore è l’impennata dei costi di produzione, con aumenti fino al 25% delle materie prime per imballaggi, energia, concimi, e i costi di trasporto”.