In Emilia e Romagna è stata avviata la sperimentazione di lotta biologica alla cimice marmorata asiatica, che distrugge le coltivazioni ortofrutticole, contrastandola con l’immissione della vespa samurai.
La cimice marmorata (Halyomorpha halys) è un insetto parassita, originario della Cina e del Giappone, arrivato in Italia probabilmente dagli Stati Uniti, che causa ingenti danni alle colture ortofrutticole. La cimice marmorata. ha un tipo di mascella che, a differenza delle classiche cimici verdi, le permette di perforare lo strato protettivo dei frutti e degli ortaggi per succhiare la polpa e lasciare marcire il resto. La sua pericolosità è da mettere in relazione al fatto che prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno, con circa 400 esemplari alla volta. Nel nostro Paese non aveva insetti antagonisti, per questo si è dovuto importare la vespa samurai, di provenienza del territorio di origine della cimice, e che è innocua per l’uomo.
Nel 2020, in Emilia e Romagna, si è sperimentato di sconfiggere la cimice liberando circa 66mila esemplari di Trissolcus japonica, la vespa samurai, tramite lanci effettuati nei corridoi ecologici (siepi, aree verdi, boschetti) dove la cimice asiatica depone le uova. Infatti, la vespa samurai, che non si nutre di cimici, ne parassita le uova, inserendovi le proprie larve, e le rende innocue. Il Servizio fitosanitario regionale ha effettuato delle verifiche sul campo per controllare la validità della sperimentazione e i primi risultati dimostrano che l’indice di efficacia è circa del 5,6% (ovvero la vespa si è insediata in circa 5 uova su 100). Al momento non si riscontrano effetti collaterali sull’ambiente. Il progetto regionale di lotta biologica alla cimice asiatica è frutto di una collaborazione tra differenti entità: il Servizio fitosanitario regionale e di Modena, insieme al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia e alcuni tecnici delle principali organizzazioni ortofrutticole dell’Emilia e Romagna.

Vespa samurai – Foto Science
Occorre però notare che, a volte, anche la natura ha le sue contraddizioni: per riprodurre in gran numero in laboratorio la vespa samurai servono molte uova della cimice asiatica, che occorre allevare in migliaia di esemplari.